CAPITOLO VI
LE VIRTÙ CARDINALI E LE BEATITUDINI
O.S.J. Regola, articolo VI:
Ricorderai per sempre la Croce Bianca dei tuoi fondatori, adottata in passato a Gerusalemme come segno di riconoscimento.
Il suo colore è il simbolo della purezza.
Con i suoi quattro rami uguali ti ricorda le virtù di Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza che ti aiuteranno sulla via della perfezione.
Le sue otto punte ti ricordano le otto beatitudini che riassumono la felicità alla quale nostro Signore ci chiama: beati voi – i poveri nello spirito.
– i miti.
– quelli nel pianto.
– quelli che hanno fame e sete di giustizia.
– i misericordiosi.
– i puri di cuore.
– i pacificatori.
– i perseguitati per causa della giustizia.
A – LE VIRTU CARDINALI
Estratto dall’antico rituale per la consacrazione di un cavaliere:
“Una delle prime cose che un cavaliere deve avere è l’onestà, poiché dall’onestà procedono le quattro virtù:
La prima: LA PRUDENZA, dà la conoscenza di tutte le cose, ha memoria del passato, organizza il presente e provvede al futuro.
La seconda: LA GIUSTIZIA, che mantiene tutto in equilibrio e restituisce a ciascuno ciò che è suo.
La terza: LA FORZA, che trascura il dolore e il lavoro, attraverso la magnanimità e la grandezza del coraggio.
La quarta: LA TEMPERANZA, cioè avere moderazione in tutte le cose. ”
Queste quattro virtù morali sono i mezzi pratici per sforzarsi di governare la propria vita con la volontà di santificazione: ci aiutano sulla via della perfezione.
LA PRUDENZA:
È necessaria per intraprendere e raggiungere i nostri impegni:
Luca 14,28-32: Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire? Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo: “Quest’uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare”.
Oppure, qual è il re che, partendo per muovere guerra a un altro re, non si sieda prima a esaminare se con diecimila uomini può affrontare colui che gli viene contro con ventimila? Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda un’ambasciata e chiede di trattare la pace.
È necessaria per evitare di tentare Dio:
Luca 4,12: “Non tenterai il Signore Dio tuo”.
È anche necessaria per non armare l’avversario:
Matteo 7,6: Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci,
E infine, incita alla Saggezza, alla Clemenza, alla Misericordia e allo stesso tempo alla Vigilanza.
LA GIUSTIZIA:
È l’ideale della santità: vivere in conformità con la volontà di Dio e fare ciò che è giusto ai suoi occhi. Avere Cristo come unico modello. È anche sapere che in tutti i tempi, i cristiani non hanno il monopolio dello spirito del Vangelo:
Giovanni 3,8: “Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il suono, ma non puoi dire da dove viene, e dove va, così è chiunque è nato dallo Spirito”.
Ci fa riconoscere e amare come fratelli quelli di cui Cristo ha detto:
Giovanni 2,29: “Se sapete che lui (il Padre) è giusto, voi sapete che chiunque crede nella giustizia è nato da lui”.
LA FORZA:
Efesini. 6,10: “… sii forte nel Signore e nella potenza della sua potenza”.
Questa virtù è la radice dell’antico spirito cavalleresco: soldati di Cristo, ausiliari della milizia celeste, il cavaliere e la dama devono pregare Dio affinché li armerà con la sua forza.
Forza per mantenere sempre il coraggio di superare se stessi, la forza della perseveranza e la forza del senso dell’onore e del dovere, in particolare quello di difendere i più deboli.
Forza per odiare sempre le bugie; forza di franchezza, di sincerità e anche di semplicità:
Matteo 5,37: Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.
La Forza, alla fine, per mantenere lo spirito di indipendenza e libertà di fronte al mondo, e il gusto per qualche forma di avventura che serve un solo Signore, un solo Dio e Maestro: perché è seguire Cristo-La-verità, che dà questa indipendenza e libertà:
Giovanni 8,32: “La verità vi renderà liberi”.
LA TEMPERANZA:
Essere moderati, evitare l’eccesso; fare uso di tutto con considerazione, con calma e saggezza, in modo che possano essere mezzi per la santificazione e per il servizio a Dio.
La temperanza è, in un certo senso, la virtù per tutte le altre virtù cristiane; è la virtù del buon senso.
Richiede l’autocontrollo, l’apertura della mente, l’assenza di lassismo, la pazienza e la semplicità. Anche e soprattutto nelle questioni religiose:
Rom. 14,1: Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni Giovanni 14,2: Nella casa del Padre mio vi sono molti posti.
LE BEATITUDINI E IL DISCORSO DELLA MONTAGNA
Sono simboleggiate, nell’Ordine di San Giovanni, dalle otto punte della “Croce delle Beatitudini”, “Croce di Amalfi” detta anche “Croce di San Giovanni”, talvolta chiamata anche “Croce di Malta” secondo il modello datato dalla permanenza dell’Ordine in quell’Isola dal XVI al XVIII secolo.
Le Beatitudini riassumono la felicità a cui siamo chiamati.
Una felicità che è presente, che è vissuta e quotidianamente realizzata attraverso la via della loro costante meditazione e ricerca.
Qui siamo nel vero cuore dell’Ordine della spiritualità di San Giovanni.
Matteo 5
1 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3 «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
5 Beati i miti, perché erediteranno la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. 7 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 9 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
L’antico rituale per l’accoglienza nell’Ordine evocava le otto beatitudini nel modo seguente:
1 ° Per avere il consenso spirituale: Sei benedetto se sei povero di spirito, cuore e ragione:
Matteo 5,3: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
ACCETTARE pienamente lo stato e le condizioni. Per voltare le spalle a “le preoccupazioni di questo mondo e l’attrazione delle ricchezze e la brama per le cose”. Marco 10,29-30: Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.
2 ° Per vivere senza peccato: Sei benedetto se sei mite:
Matteo. 5,5: Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Matteo. 11,29: Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
Efesini. 4,26: Nell’ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira
Quindi, quando dici qualcosa su qualcuno devi essere in grado di fare una distinzione tra la persona e le sue azioni. Un atto cattivo è cattivo di per sé e non può essere tollerato. Ma la persona è SEMPRE amata da Dio, chiunque egli sia.
1 Pietro 2,1: Allontanate dunque ogni genere di cattiveria e di frode, ipocrisie, gelosie e ogni maldicenza.
3 ° Per piangere per i propri peccati:
Sei benedetto se piangi:
Matteo 5,4: Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Giac. 4,9: Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza. Piangi anche nella compassione per i peccati degli uomini:
Col 3,12: Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità,
4 ° Per desiderare ardentemente la giustizia:
Sei benedetto se hai fame e sete di giustizia. Cerca la giustizia è cercare la volontà di Dio.
Matteo 5,6: Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Si tratta di chiedere a Cristo nostro Signore di farci smettere di bloccare la sua grazia e che ci faccia diventare migliori.
Giovanni 6,35: Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.
5 ° Essere misericordiosi: Sei benedetto se sei misericordioso:
Matteo 5,7: Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Matteo 7,1: Non giudicate, per non essere giudicati;
Matteo 12,37: poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».
Il perdono è un atto d’amore, secondo gli occhi di Dio.
Dio è Amore senza condizione. Amore puro.
Gesù, per poter, quando messo a morte, ricongiungersi al Padre suo – Luca 23,46: “… Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”, nell’ultimo momento del suo sacrificio,
Lui l’unico santo , accettando di morire per il riscatto di tutti i nostri peccati, ci ha mostrato la via essenziale della purificazione assoluta che conduce alla Luce eterna del Dio vivente:
Luca 23,34: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Quando perdoniamo, è Dio che, attraverso di noi, esercita la Sua Misericordia: Marco 11,25: Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati».
Luca 6,36: Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
6 ° Essere sinceri e avere un cuore puro: Sei benedetto se hai un cuore puro:
Matteo. 5,8: Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Trasparente e chiaro come l’anima di un bambino:
Matteo.18,3: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Dovremmo ricordare questa tremenda definizione: Il peccato non è un giudice che offendiamo, è un bambino che noi danniamo. Efesini. 5,8-9: Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.
Efesini. 4,1: Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto,
7 ° Per amare la pace: Sei benedetto se vivi per la pace:
Matteo. 5,9: Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Giovanni 14,27: Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
La Pace di Cristo, cioè LA PIENEZZA DELLA VITA, CHE È SALVEZZA.
Essere salvati significa raggiungere ciò per cui siamo stati creati; compiere il piano di
Dio per noi, rispondendo alla chiamata di una vita donata per conoscerlo, amarlo e servirlo.
Ebrei. 12,14: Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore,
Giacomo. 3,18: Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace.
8 ° Sopportare la persecuzione: Sei benedetto se sei perseguitato per la giustizia:
Matteo. 5,10-12: Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi
Matteo. 24,9: Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome.
Giov. 15,18-19: Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Romani. 12,14: Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite.