CAPITOLO III
I VALORI LEGATI ALLA TRADIZIONE CAVALLERESCA

O.S.J. Regola, articolo III:

Il tuo impegno nel Cavalierato di San Giovanni ti rende erede del senso del dovere e dell’onore.
Vivendo nel mondo, ti prenderai a cuore di servire e difendere i Sacri Diritti di Dio e i più Deboli.


Due linee principali di pensiero devono toccarci il cuore con tutta la nostra serietà rifuggendo dalle deviazioni e dai disturbi che ci opprimono in questo tempo presente nel mondo, esse sono:
il senso del dovere e il senso dell’onore.

Questi due valori derivano dallo stesso messaggio contenuto nel Vangelo: Efesini. 4,1-6:
Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

Dovere e rispetto.

Il mondo occidentale ci ricorda costantemente, almeno con belle parole, di reclamare i nostri “diritti” umani, ma si dimentica che questi diritti non possono esistere da soli (a meno di deificare l’essere umano, idolatrarlo). Questi diritti sono derivati, emanazioni dei sacri diritti di Dio, l’unico Signore, solo Creatore e Maestro dell’universo: il diritto di essere adorato, di essere amato, di essere servito, di essere rispettato, di essere obbedito.
Noi verso ogni uomo e ogni donna, qualunque sia la propria età o il proprio ruolo, abbiamo il dovere della fraternità. Sappiamo infatti che ognuno di noi è amato in modo speciale da Dio che per amore ci ha donato il sacrificio del suo unico Figlio per salvarci, tutti noi, uno ad uno.
Quindi, ad ogni essere umano è dovuto il più alto rispetto e una pari dignità della persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio, tempio per ricevere il Suo Spirito:

– il rispetto che dobbiamo agli altri, lo dobbiamo al più modesto tra i nostri fratelli, lo dobbiamo ai più deboli, che abbiamo il dovere di proteggere:
Mat. 25,40: “In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.”

– il rispetto che dobbiamo a noi stessi, discepoli e servi di Cristo:
Mat. 5,13-14: “Voi siete il sale della terra … Voi siete la luce del mondo …” Luca 14,34: “… se il sale ha perso il suo sapore, con che sarà condito?”

Poiché, ciascuno per l’altro dobbiamo sforzarci di essere l’immagine di Cristo e della Sua compassione:
Mat 10,40: ” Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.”


Onore e dignità.
Il senso dell’onore cristiano e cavalleresco è una grande apertura della coscienza che ci rende consci della dignità di uomo o donna, di essere diventati figli di Dio attraverso la Grazia del Battesimo e fratelli e servitori di Cristo e dei poveri attraverso il nostro impegno.

Filippesi 1,27-30
Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo perché, sia che io venga e vi veda, sia che io rimanga lontano, abbia notizie di voi: che state saldi in un solo spirito e che combattete unanimi per la fede del Vangelo, senza lasciarvi intimidire in nulla dagli avversari. Questo per loro è segno di perdizione, per voi invece di salvezza, e ciò da parte di Dio. Perché, riguardo a Cristo, a voi è stata data la grazia non solo di credere in lui, ma anche di soffrire per lui, sostenendo la stessa lotta che mi avete visto sostenere e sapete che sostengo anche ora.

Efesini. 5,15-20:
Fate dunque molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi, facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi. Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore. E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sé; siate invece ricolmi dello Spirito, intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.

1 Pietro 2,7-8:
Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono, la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo.

Da questi valori di rispetto e dignità derivano un insieme di valori che sono legati alla nozione stessa di comportamento “cavalleresco”:

Amare ciò che è vero, buono e bello; essere capaci di amicizia (e di una rara affidabilità); vivere con la passione che rende la vita una lotta; preferire l’eleganza all’ordinarietà.

Essere bisognosi di rigore e non essere soddisfatti con semplici “piani”. Per armare il proprio corpo, il proprio cuore, il proprio spirito, la propria anima.

Mantenere sempre l’attitudine alla dissidenza, allo stare indietro, alla distanza, che è caratteristica di qualcuno davvero indipendente da ogni conformità.

Quando arriverà il momento, di impegnarsi, con la piena conoscenza della giusta causa, con quel senso di servizio altruistico, Cristo chiede a tutti coloro che sono disposti a servirlo: Luca 17,10: “Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”.

Non si può confondere la nobiltà (ottenuta per nascita) con l’aristocrazia (la casta sociale) e la cavalleria, che si distingue per un numero di caratteristiche, rare ma facili da individuare: tanto fuori dall’ordinario. E questo, qualunque sia lo sfondo sociale potrebbe essere:


– spinta immediata in soccorso dei deboli maltrattati dai forti,
– odiare la menzogna, il male e la bruttezza,
– servire Verità, Bene e Bellezza,
– bisogno di dedicarsi a una causa nobile anche se è una “causa persa”,
– gusto per il fervore e per tutto ciò che è Sacro,
– spirito di avventura, indipendenza e libertà,
– non seguire mai il branco o “abbaiare con i cani”,
– comprendere l’umiltà, ma solo agli occhi di Dio e solo di Sé,
– pensare che il proprio dovere sia “dare il buon esempio”,
– apprezzare la generosità, lo stile, la bellezza della “galanteria”, – essere molto esigenti, e prima di tutto per se stessi,
– il senso della vita è un perpetuo “superamento di se stessi,
– e, per riassumere tutto: la vita non è guidata né dall’orgoglio (quello dei contadini e degli artigiani) né dall’autostima (quella delle classi medie), ma dal senso di ONORE: il sentimento più alto della propria dignità.

L’OSJ è un ORDINE cavalleresco, vale a dire che ognuno è chiamato a raggrupparsi insieme agli altri confratelli. L’Ordine intende portare fuori dalla solitudine uomini e donne, facendoli sentire come “a casa” nella lista dei valori sopra descritti. L’Osj Contribuisce alla formazione dei giovani ai valori cavallereschi.

Ma è anche un modo di essere CAVALIERE CRISTIANO: l’investitura e i voti amplificano i doni del Sacramento della Cresima, segno e vettore della Grazia che dà la forza per compiere la missione risultante dall’impegno cavalleresco – “che offre la propria anima a Dio e al proprio corpo per il Suo servizio “-, e da cui traggono beneficio, per cooptazione e nobilitazione personale, direttamente i Cavalieri e indirettamente tutti i Membri della Fratellanza.
Questa sorta di cavalleria mette in primo piano il rispetto della Chiesa, il corpo mistico di Cristo, l’assemblea di tutti i battezzati cristiani, ma anche le sue istituzioni e il suo clero, che ci trasmettono e ci fanno credere ai contenuti della Fede dei nostri padri.
Un Cavaliere Osj non potrà mai essere fuori dalla Chiesa o contro di essa.

Quindi la Via Cavalleresca è la via regale di Davide, è il percorso eroico per diventare il signore della propria anima ed edificare nel nostro cuore il Tempio di Dio.
Prima di essere Cavaliere è bene essere Scudiero, per poter dimostrare il proprio valore e la propria dignità bisogna aver studiato bene e profondamente i valori dell’Ordine e della Cavalleria per almeno tre anni, con impegno e costanza.

Le qualità principali del Cavaliere sono: autocontrollo, rettitudine, forza, rispetto della giustizia, devozione, spirito di sacrificio.
Egli è sempre al servizio dei deboli, della giustizia e della pace, preparando l’avvento del Regno di Cristo sulla terra.

E’ constantemente in lotta: dentro e fuori del suo corpo e anima, contro tutto ciò che può ostacolare la vita della Carità. Guerra aperta contro le forze dell’Oscurità. I suoi mezzi di difesa sono la preghiera e la sobrietà, l’allenamento alla solitudine, il mantenimento del cuore, la trasfigurazione delle passioni e la meditazione sulla morte.
E’ un Pellegrino perpetuo nella ricerca alla fine della quale, al di là degli orizzonti umani, il cuore del Cavaliere sposerà il Cuore di Dio.

Il suo modello è Gesù che guida l’empio fuori dal tempio

Possiamo riassumere quanto detto nel Codice d’onore della cavalleria, che è la Antica Legge dell’Ordine, e che ancora oggi è valida per tutti i suoi membri:

1 – Crederai agli insegnamenti della Santa Chiesa e obbedirai a tutti i suoi ammonimenti.
2- Difenderai la Chiesa cristiana.
3- Mostrerai rispetto per i deboli e li difenderai.
4- Amerai la tua Patria.
5- Non ti ritirerai mai davanti al nemico.
6- Combatterai per la fede cristiana.
7- Non mentirai mai e rimarrai fedele alla tua parola.
8- Sarai generoso e caritatevole.
9- Sarai sempre e in ogni luogo essere il campione del Bene e della Giustizia contro il male e l’iniquità.