INTRODUZIONE

Fondato nell’XI secolo a Gerusalemme per curare e assistere i pellegrini e gli ammalati, l’Ordine di San Giovanni – OSJ – ha mantenuto nei secoli il suo scopo, immutato sin dall’inizio, e che può essere riassunto dal suo motto:

                                             pro fide pro utilitate hominum

                                       Per la fede e al servizio dell’umanità

 

Quando i Crociati conquistarono Gerusalemme nel 1099, i Fratelli Ospitalieri erano oblati benedettini, che seguivano  la Regola di San Benedetto.
Il Beato Gerardo, fondatore dell’Ordine nel 1050, non ritenne utile scrivere o adottare una nuova Regola per i suoi confratelli.
Il suo successore, Raymond du Puy, fu costretto, a causa della guerra contro l’Islam, a trasformare i fratelli Ospitalieri in un nuovo Ordine Cavalleresco che univa le due anime: religiosa e militare, diventando il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Egli scelse quindi, intorno al 1160, la Regola degli Agostiniani, considerata più flessibile, che restò in vigore sino al 1798.

C’era poi il Libro degli Statuti, che era un compendio dei Decreti aggiunti alla Regola dai successivi Gran Maestri dopo le decisioni prese dai Capitoli Generali.

Questi decreti miravano a regolare i diversi aspetti della vita dei Cavalieri, secondo le necessità e le mutazioni del tempo.
Dal diciannovesimo secolo, e fino ad oggi, le varie Congregazioni derivate dall’Antico Ordine sono diventate quasi onorifiche, dedicando maggiore attenzione alla filantropia che alla religione, o semplicemente accontentandosi di vivere “nello spirito” dell’antica Regola e Statuti.
Il Gran Priorato di San Giovanni Osj, si è costituito proprio dietro espresso desiderio dei cavalieri appartenenti per ritrovare, studiare e proporre gli antichi costumi e le tradizioni dell’Ordine allo stile di vita attuale.

Così, oggi, per mezzo del Gran Priorato di San Giovanni l’OSJ, l’Ordine è ritornato un “ordine spirituale” i cui membri possono dare un significato reale alle loro vite scegliendo di conformarlo all’antica regola, in base al livello di impegno che gli si addice e alle Proposte per la sua attuazione.
La Regola si rivolge a laici, uomini e donne, senza distinzione di appartenenza sociale, sparsi “nel mondo”:
Ai cristiani ferventi, che vivono nello spirito del Vangelo, la fede ricevuta dalla Santa Chiesa, qualunque sia la loro denominazione.
In unione con i valori cavallereschi, il senso di dignità dell’essere umano e il senso del servizio,
Ai cristiani sensibili all’unità dei cristiani, nel rispetto della loro diversità e in armonia con le altre religioni,
Ai cristiani che vogliono veramente esercitare opere di carità o umanitarie, qualunque esse siano.
L’unione di questo insieme di orientamenti è stato forgiato attraverso l’Ordine in quasi dieci secoli, e che continua ad essere un Ordine, cioè una Fratellanza regolare.
“Nella casa di mio Padre ci sono molte dimore …” (Giovanni 14,2)
Possa questo lavoro illuminare questa dimora e contribuire a far conoscere le ricchezze della spiritualità OSJ, della sua Regola e delle sue Proposte per la vita.

G.C.