Sabato 27 ottobre 2018, nella bellissima cornice di Villa Berloni, sulle colline di Pesaro, si è svolto il seminario formativo dei Cavalieri del Gran Priorato di San Giovanni Osj, che ha visto la partecipazion2 di numerosi cavalieri giunti da ogni parte d’Italia.
Il Gran Priorato considera la formazione cavalleresca e monastica di ogni membro dell’Ordine molto importante per una continua crescita personale negli ideali cavallereschi e cristiani, per poter aderire in una vita piena nel motto dell’ordine: Pro Fide, Pro Utilitate Hominum.
Questo incontro continua il ciclo formativo che si svolge abitualmente 3 volte l’anno in varie località italiane ed estere.
Il Capitolo formativo è stato organizzato dai cavalieri delle Marche e la parte formativa è stata curata da S.E. Cavaliere di Gran Croce di Giustizia Gavino Scanu, Gran Priore d’Italia e Da S.E. Balì di Gran Croce di Giustizia Ivanoe Giorgio Colombo, Ambasciatore Osj e decano dell’ordine.
E’ intervenuto a dare lustro all’incontro S.A.S. il Principe Gran Maestro dell’Ordine Don Basilio Calì di San Lorenzo Rurikovich
G.C.
VILLA BERLONI (Già Almerici)
Nel 1300-1400 la provincia di Pesaro fu teatro di diverse battaglie tra importanti famiglie locali, i Montefeltro e i Malatesta, per il dominio sul territorio: per questo sorsero molte costruzioni a scopo militare e di difesa, tra cui una torre di avvistamento a Candelara. Con la fine degli scontri la torre fu venduta all’importante famiglia degli Abati Olivieri che ne fece una residenza vacanziera. La villa conobbe il periodo di massimo splendore nel 1700, quando, su commissione dei nuovi proprietari, la famiglia Almerici, venne restaurata dal famoso architetto Luigi Vanvitelli al quale si deve l’aggiunta delle strutture laterali che ricordano i bastioni delle rocche quattrocentesche. Successivamente la villa andò incontro ad un progressivo e lento degrado, raggiungendo l’apice durante la seconda guerra mondiale quando venne utilizzata come rifugio per gli sfollati e depredata di tutti i suoi arredi. Nel 1980 venne acquistata dalla famiglia Berloni e completamente sistemata, arredata e restaurata, così da riportarla ai fasti di metà settecento. Gli arredi appartengono a epoche diverse, ma sono stati accostati in modo da creare un effetto il più possibile elegante e armonico. Oltre a vari pezzi d’antiquariato del 1600-1700, sono da ammirare le opere pittoriche, tra cui la Sibilla Cumana probabilmente attribuibile al Guercino.