SOVRANO ORDINE DI SAN GIOVANNI DI GERUSALEMME

STORIA DEL XX SECOLO

Parte 4 

IL SOSJ E LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA

Il Conte Keller, Cavaliere SOSJ, si mosse subito per affrontare la minaccia rappresentata dai rivoluzionari socialisti del governo provvisorio di Kerensky.

Il Conte chiese la collaborazione del generale tedesco Rudiger von der Goltz, per costituire un esercito tedesco-russo di volontari sostenitori della monarchia nel Baltico. Questa cooperazione tra gli ordini tedeschi e russi di San Giovanni aveva lo scopo di ripristinare sui rispettivi troni sia il Kaiser Guglielmo II, sia un nuovo Zar della famiglia Romanoff.

Il 15 settembre 1917, JGB Bulloch, MD, primo cugino del presidente Teddy Roosevelt, membro dell’ordine a New York, lanciò una iniziativa a livello internazionale per una raccolta fondi, come fonte di reclutamento per il SOSJ di Keller.

I rivoluzionari e gli anarchici russi avevano raggiunto anche la sponda americana come emerse dai rapporti dei servizi segreti militari, in quanto gli anarchici ebrei erano in maggioranza. I rivoluzionari avevano creato la loro base operativa nel quartiere di Lower East Side di New York e sia i servizi segreti imperiali russi che quelli americani lavorarono freneticamente per evitare forme sovversive negli Stati Uniti.

Il Gran Priorato d’America rimase isolato dal governo russo sin dal 1905 dai fatti della “Domenica di sangue e, successivamente fu usato dalle comunità di intelligence anti-bolsceviche. Il Gran Priorato d’America del SOSJ svolgeva le sue attività a New York, Chicago, Baltimora, Philadelphia e Washington DC. In quel periodo venne usato per combattere i movimenti anarchici internazionali e le loro società segrete simpatizzanti.

Nel 1917 pochi giorni dopo l’inizio della rivoluzione di ottobre viene fondata a New York La Croce Bianca polacca è stata fondata a New. Il suo presidente è il conte Nicola Potocki, Cavaliere OSJ, parente stretto di Jerzey Potocki ambasciatore perla Polonia negli Stati Uniti.

Ignace Paderewski, famoso pianista, ha contribuito ad avviare la Croce Bianca polacca a New York nel mese di ottobre 1917. Sua moglie, la signora Paderewski, figlia del barone Rosen, cav. OSJ, era patrona della Croce Bianca polacca.

In Polonia i cavalieri OSJ polacchi si arruolarono nei volontari per fermare l’avanzata dei bolscevichi nel loro territorio.  Lo sforzo dei cavalieri OSJ polacchi fsi profuso in operazioni di intelligence e di organizzazione per sostituire il vecchio Gran Priorato OSJ di Polonia che era ormai parte del Gran Priorato Americano.

Il capitano Sidney Reilly, cavaliere OSJ dell’MI6 e il colonnello William J. Donovan, cavaliere SMOM, del Dipartimento di Stato Americano di intelligence, sono stati anche collaboratori in diversi casi di Ignace Paderewski, che divenne il primo presidente della Polonia libera.

Il CONTE KELLER, IL PRINCIPE AWALOFF E IL GRANDUCA CIRILLO CONDUCONO L’ORDINE DI S. JOHN CONTRO I BOLSCEVICHI

401Dopo il fallito tentativo di Kornilov  e il carcere, seguito dalla Rivoluzione d’Ottobre, molti ufficiali della Guardia riuscirono a fugire in Ucraina. Qui, unitisi ai Cosacchi del Don crearono un Esercito di Volontari aiutati dai separatisti ucraini.

I Generali Alekseev, Denikin, Kornilov, Kolchak e Keller sono stati i primi ufficiali ad aderire e hanno dato inizio ad  una guerra civile, come controffensiva per sconfiggere i bolscevichi.

Il Granduca Cirillo era ormai l’unico pretendente rimasto al trono russo, egli era terzo in linea di successione dietro l’erede dello zar Nicola II, suo figlio Alexei e al fratello dello zar Granduca Michele. Il Granduca Cirillo diede il suo appoggio ai pochi cavalieri SOSJ rimasti, guidati dal conte Keller.

In quel periodo l’Ordine fu chiamato a formare una organizzazione segreta di ufficiali e nobili che si chiamò alternativamente i “Fratelli della Croce Bianca” e “la Società della Croce Bianca”, guidati dai generale Markov, dal conte Keller. Il Granduca Cirillo per la Russia e il Granduca di Hesse per la Germania ne erano membri. Lo scopo primario dell’organizzazione segreta era di organizzare il salvataggio della zarina Alexandra, la sua famiglia e tutti i parenti dello Zar. Dagli stati Uniti fu inviato il tenente colonnello Joseph Boyle, cav. OSJ con un gruppo di volontari, ulteriore sforzo da parte dell’Ordine per salvare i membri della famiglia imperiale.

La Zarina Alexandra ritardò i piani della Croce Bianca per il  salvataggio dei Fratelli e del suo tentativo di riconquistare il trono. I suoi ritardi favorirono il consolidamento del potere bolscevico, impeddendo ai Cavalieri Osj di attuare i loro piani per liberare la famiglia imperiale, la quale fu assassinata dai bolscevichi nel mese di luglio del 1918. Il conte Keller e la maggior parte dei cavalieri OSJ che combatterono per Russia imperiale furono uccisi in azione contro i bolscevichi nel corso dell’anno successivo.

Il Generale Markov era stato il direttore della Scuola di Cavalleria a San Pietroburgo. Questa era una scuola post-laurea per gli ufficiali di cavalleria d’elite della Guardia. La maggior parte dei cadetti proveniva dal Corps des Pages SOSJ. Markov organizzò in una nuova unità i suoi ufficiali della Guardia il 12 febbraio 1918, la quale aveva come distintivo una croce maltese nera. Il Conte Keller, OSJ, aveva fotto parte anche lui di questa Scuola di Cavalleria e suo zio era stato uno degli ultimi Comandanti del Corps des Pages SOSJ. Il Generale Conte Keller utilizzò per le sue truppe una semplice croce di malta bianca distintivo portato da tutti gli uficiali sotto il suo comando.

Il Generale Keller era convinto che la rivoluzione era una cospirazione socialista internazionale ordita dai sionisti. Egli collaborò con il generale tedesco Rudiger von der Goltz per formare  un governo provvisiorio nel Baltico sostenuto dai tedeschi, reclutando prigionieri di guerra russi in Germania per questo esercito. Il piano era di unire le loro forze nel tentativo di sostituire i monarchi legittimi sia in Germania che in Russia.

Il colonnello Bermondt era il capo dell’Intelligence, mentre il Cavaliere Ereditario e Comandante George Duke Leuktenburg era il capo per l’esercito meridionale. Il Maggiore Walter Nicolai, responsabile di tutta l’intelligence militare tedesca durante la prima guerra mondiale, fu assegnato a Bermondt dal famoso generale tedesco Ludendorff. I Protocolli dei Saggi di Sion e la teoria del complotto internazionale sionista fu il collante che unì i Russi Bianchi le truppe tedesche nel Baltico.

Al Generale Keller, OSJ, era stato offerto il comando dell’esercito meridionale ma lo rifiutò insistendo sulla necessità di un solo leader per l’esercito russo nella campagna contro i bolscevichi. Egli credeva che tutti i patrioti russi avrebbero aderito in massa alla giusta causa. E finalmente gli fu affidato il comando di tutto l’esercito.

Il Vecovo Metropolita Tichon, era il Patriarca della Chiesa ortodossa russa, diede la sua benedizione personale al conte Keller, riconoscendolo leader della crociata contro i bolscevichi.

Questa benedizione del Patriarca della Chiesa orientale e il sostegno della Chiesa ortodossa russa all’estero, che riconobbero il Granduca Cirillo come erede al trono russo, contribuirono a dare sostegno  all’Ordine di San Giovanni durante gli anni difficili che seguirono. Keller adottatò un pettorale con una Croce di Malta bianca per i suoi ufficiali e condusse un esercito monarchico guidato dai Cavalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme nella crociata contro i bolscevichi.

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Keller si spinse con il suo esercito in Ucraina dove si uni alla formazione del colonnello Bermondt. Dopo vari ed aspri combattimenti furono fermati a Kiev e catturati nel dicembre 1918. Il Conte Keller fu fucilato dai bolscevichi, mentre molti ufficiali in prigionia furono liberati dall’armata tedesca che li portò di nuovo in Germania dove furono internati nuovamenti, in quanto già prigionieri di guerra evasi, nei pressi di Berlino a Camp Salzvedel. I Monarchici tedeschi aderirono alla causa dei Russi Bianchi, perché dovettero affrontato la stessa minaccia del bolscevismo internazionale dal proprio governo socialista di Weimar.

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IL LIGNAGGIO DEL SOVRANO ORDINE DI SAN DI GERUSALEMME

I stretti legami tra cavalieri SOSJ russi e tedeschi intessuti prima della I° guerra mondiale, incoraggiati dal Gran Priore di Russia Granduca Vladimir furono molto utili per i cavalieri esiliati che erano sopravvissuti alla Rivoluzione. Accanto all’associazione americana Croce Bianca con Gran Priore William Nelson Cromwell, il colonnello Bermondt divenne il collegamento con i membri del Gran Priorato d’Amrica: di Boris Brasol e il maggiore generale conte Cherep Spiridovich.

Il Granduca Alexander, leader dell’OSJ riconosciuto in America, era tenuto prigioniero in un luogo sconosciuto. Il suo destino era incerto come era l’ultima posizione nota, tenuto agli arresti domiciliari dai bolscevichi in Crimea.

Il Colonnello Berondt a Camp Salzvedel, vicino a Berlino, da gennaio a aprile 1919 riorganizzò l’esercito della Guardia russa per proseguire la crociata del Sovrano Imperiale Ordine di San Giovanni di Gerusalemme Russo contro i bolscevichi. Era stato nominato dallo stesso generale conte Keller con la benedizione del Patriarca della Chiesa ortodossa russa. Questa volta i Cavalieri avevano il legittimo erede al trono russo, il figlio del defunto granduca Vladimir, il Granduca Cirillo, come Protettore dell’Ordine e finanziatore delle operazioni sul campo dell’Ordine.

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E ‘importante affermare qui che la storia del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme è stata legittimamente proseguita al di fuori della Russia dal Granduca Cirillo, l’erede legale del defunto zar Nicola II. Lo Czarovich, Alexei, era stato ucciso con suo padre. Il Granduca Michael aveva abdicato. Con il riconoscimento del nuovo Protettore dell’Ordine, con la benedizione del Patriarca Tichon, il capo supremo della Chiesa ortodossa russa e, come vedremo, con il consenso dei Cavalieri degli Stati Uniti, la continuazione dell’OSJ sotto Il principe Awaloff è stata compiuta con successo.

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L’Ordine ha riconosciuto il Granduca Cirillo come erede legittimo e tutti i cavalieri OSJ sono stati riconosciuti a loro volta dal Granduca Cirillo. I principi di questo riconoscimento hanno tramandato la legittimità dell’Ordine in maniera ininterrotta per mezzo dei Cavalieri di giustizia che hanno trasmesso la loro legittimità sino al 21 ° secolo. Non c’è altro ordine o organizzazione che o ha sostenuto in passato, o sostiene ora, la sua discendenza dall’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme in Russia che ha riconosciuto, ed è stato riconosciuto dal legittimo erede il Granduca Cirillo subito dopo l’assassinio dello zar Nicola e suo figlio. Né può qualsiasi ordine o organizzazione rivendicare il mantello nero dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, simbolo di unione e appartenenza ai valori del Sovvrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.

406Nella Rivoluzione di Ottobre, le armate bianche di opposizione sono state condotte da ufficiali che erano Cavalieri di Malta. Le formazioni russe erano guidati da Cavalieri del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Le formazioni tedesche erano spesso guidate da uomini che erano cavalieri dell’Ordine tedesco di San Giovanni, il Johanniter Orden e del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.

Il 4 marzo 1919 il colonnello Bermondt dota la sua armata con l’emblema del SOSJ. La Croce ottagona è smaltata di nero in memoria del generale Graf Keller, suo mentore. L’armata di volontari russi tedeschi adotta quindi le insegne del russo Sovrano Imperiale Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Tra gli sppartenenti troviamo il generale Ludendorff, ex capo di stato maggiore dell’esercito tedesco durante la prima guerra mondiale. Il suo capo dell’intelligence Maggiore Walter Nicholai.

Il Protettore dell’Ordine, legittimo erede al trono russo, il Granduca Cirillo Vladimirovich ha continuato a finanziare l’impresa SOSJ con l’aiuto del Gran Priorato Americano. Il Principe Awaloff e il Granduca Cirillo vogliono unirsi con le forze tedesche per allontanare i bolscevichi dal Baltico. Questa idea di alleanza con la Germania era la soluzione migliore per i Cavalieri di San Giovanni che credevano con la cooperazione russo-tedesca di liberare il mondo dei bolscevichi.

407Nel 1919 il colonnello Principe Pavel Awaloff-Bermondt, sostenuto dalla Johanniter Orden, dal Protettore SOSJ Granduca Cirillo, e dal finanziere americano JP Morgan, Jr., cavalire OSJ, diviene comandante in capo dell’esercito imperiale russo. Lo scopo è di debellare i bolscevichi dal Baltico e di istituire un governo filo-tedesco. Il piano venne finanziato attraverso l’avvocato WN Cromwell, Gran Priore OSJ d’America.

La maggior parte dei funzionari e ufficiali di quello che divenne noto nell’autunno del 1919 come il governo russo occidentale erano membri dell’OSJ. Il principe Awaloff scrisse tutte queste informazioni nellesue memorie nel 1925 ad Amburgo, in Germania

 

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LA CAMPAGNA DEL BALTICO DEI CAVALIERI DI MALTA

Bermondt si fregiò del titolo regale di principe Awaloff nel mese di settembre del1919. Egli dichiara di essere stato adottato dal principe Michael Awaloff da cui ottienne il titolo reale. Non ci sono testimonianze del fatto ma poiché non vi era incertezza nel 1919 riguardo al titolo è possibile che Bermondt fu eletto Gran Maestro del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Tutto questo rimane però solo una illazione e pertanto accogliamo le pretese del Granduca Alexander come Gran Maestro durante questo periodo.

Il Barone Rudolf von Engelhardt e il Barone Engelhardt-Schnellenstein, entrambi parenti stretti di Lt. Gran Maestro Alphons Heribert Scipione barone von Engelhardt-Schnellenstein (1954-1956) e dell’ammiraglio Conte Felix von Luckner, Luogotenente Gran Maestro OSJ (1962-1966), furono con il principe Awaloff nell’impresa del Baltico. I Freikorps bavaresi indossavano la croce di Malta.

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Le reliquie e le icone dell’Ordine furono salvati e portati via dal Palazzo Gatchina fuori San Pietroburgo nel mese di ottobre 1919, da uomini dell’esercito del generale russo bianco Yudenitch. Furono portate a Reval, Estonia, e consegnate all’ex Maestro di Corte delle Cerimonie conte Alexei Ignatiev. Ignatiev era capo della Croce Bianca russa in Estonia, un leader del SOSJ russo e un figlio del conte assassinato Ignatiev, comandante delle Guardie SOSJ Chevalier. Le reliquie e le icone sono stati poi consegnate alla sede SOSJ in Mittau ricevute solennemente dal principe Awaloff e dal generale Von der Goltz. Più tardi le reliquie e le icone sono state affidate nelle mani della Regina Madre Romanov, Dagmar Feodorovna. Tenne le reliquie a Villa Hvidøre, sua residenza in esilio nei pressi di Copenhagen, fino alla sua morte nel 1928.

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Awaloff fu governatore generale della Russia occidentale per un breve periodo alla fine del 1919 nel governo di breve durata del Ducato di Curlandia, Lettonia, con sede a Mitau.

Dopo la perdita di Malta del 1798 questo è stato il territorio sovrano dell’Ordine per breve tempo.

Altri esuli russi pianificarono la riconquista delloro paese. Uno tra questi fu intrapreso dal barone Taube che si accordò con banchieri ebrei russi per finanziare il Generale Yudenitch nel tentativo di riconquistare San Pietroburgo con un esercito occidentale, e avrebbero sostenuto il Granduca Cirillo come nuovo zar. Il loro esercito bianco fallì nel suo tentativo. Awaloff rifiutò di accettare sotto il suo comando generale Yudenitch e il barone Taube, che considerava controllati da “forze cospirative”, cioè, i banchieri ebrei. Così il Barone Taube divenne un nemico del SOSJ.

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L’Esercito di Awaloff inizialmente avanzo con pochi e rapidi scontri. Liberò Riga dai bolscevichi. Però la Squadra Navale Inglese che aveva sostenuto il fianco sinistro dell’unità del generale Yudenitch per motivi politici cambiò fronte e diresse i suoi cannoni sulle forze di Awaloff.

Questo intervento causò la sconfitta delle forza SOSJ anti-bolsceviche del principe Awaloff e l’unità in San Pietroburgo del generale Yudenitch. I Cavalieri di San Giovanni dovettero ritirarsi, fu la fine del sogno di ripristinare la monarchia.

Ai Cavalieri SOSJ mancò il sostegno del governo socialista di Weimar e il tradimento dell’Intesa britannnica e francese. Questi governi preferirono appoggiare il ​​regime bolscevico, non accorgendosi che stava per crollare. Il risultato è stato di 75 anni di dittatura comunista, in gran parte del mondo. I Cavalieri dell’esercito del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme divennero noti come la “Fratellanza del Baltico.”

Quando il SOSJ fu esiliato dalla Russia la sua missione storica di difensore della Chiesa cattolica e la missione secondaria di difendere la Russia ortodossa lo portò a scontrarsi con gli pseudo ordini di San Giovanni che erano collegati alla Massoneria.

L’Ordine era stato costretto a lasciare Malta dai rivoluzionari francesi. E’ noto che il Gran Maestro lo Zar Paolo I fu ucciso da una cospirazione massonica, e che lo zar Alessandro II fu ucciso da anarchici con tendenze cabalistiche. È riconosciuto che queste stesse filosofie rivoluzionarie furono responsabili della perdita di un altra monarchia cristiana, la morte dello zar Nicola II e della sua famiglia. Questo include anche i molti membri dell’OSJ assassinati dai bolscevichi: la Patrona dell “Operazione di Soccorso del Gran Priorato Americano”, granduchessa Tatiana, la Patrona della Croce Bianca, zarina Alexandra e il Protettore e Gran Maestro del SOSJ,lo Zar Nicola II.

Il Granduca Alessandro e la sua famiglia sopravvissero l’epurazione bolscevica dei Romanov nel corso di una lunga prigionia in Crimea.

Il maggiore Warburton, dell’esercito americano incaricato d’affari a Parigi, divenne amico del Gran Maestro Granduca Alessandro alla fine della guerra. Il granduca fu salvato dalla marina inglese e riparò a Parigi. Egli tentò di entrare nei negoziati internazionali di pace che seguirono alla richiesta di aiuto per coloro che erano intrappolati all’interno della Russia. Ma gli fu negato l’accesso alla conferenza di pace e nonostante tutti i suoi sforzi personali non riuscì a salvare nessuno della Famiglia Imperiale Russa, che era, a sua insaputa, già stata assassinata bolscevichi.

In seguito, il Gran Maestro Granduca Alexander non si riprese più dal grosso trauma che aveva subito durante la rivoluzione. Tutti i suoi fratelli erano stati uccisi dai bolscevichi subito dopo la presa del potere dal regime di Kerenskij. Il Granduca trascorse il resto della sua vita  attirato dallo spiritismo, apparentemente cercando di ottenere il perdono dal cugino, lo zar Nicola II.