Con questo articolo cerchiamo di fare chiarezza nel mondo degli ordini cavallereschi, dove ognuno crede di poter dire la sua.
Da notare nella distinzione la diffrenza di ordine dinastico e ordine sovrano, dove anche qui tanti si riempiono la bocca di castronerie.

 

Ordini Cavallereschi

Con tale nome si indicavano, nel Medioevo, le associazioni religiose e militari i cui membri, stretti da voti religiosi, si dedicavano alla guerra per la conquista del Santo Sepolcro, per la custodia e la difesa di quello, per la protezione dei cristiani e dei pellegrini nei Luoghi santi, per la cura dei malati e dei feriti nelle spedizioni militari di Terrasanta, per la liberazione dei cristiani caduti in schiavitù.
Fu dato poi lo stesso nome alle corporazioni istituite dai sovrani per ricompensare i cittadini benemeriti per servizî resi al principe e allo stato.

Classificazione degli Ordini Cavallereschi

Una prima suddivisione degli Ordini si è avuta nel secolo XVI, per opera del Sansovino che, nel suo libro “Dell’origine dei Cavalieri”, pubblicato nel 1566.
Nel tempo, vari studiosi continuarono a classificare gli Ordini Cavallereschi, sotto vari profili.
Ai giorni nostri, la maggior parte degli studiosi, classifica gli Ordini cavallereschi come segue:

 

Ordini Statuali o di merito 

Questi Ordini, chiamati anche di merito, formano il patrimonio araldico di uno Stato. Essi sorgono, per lo più, nel secolo scorso con lo scopo di premiare le benemerenze civili e militari dei cittadini e traggono il loro fondamento giuridico nella sovranità dello Stato che li ha istituiti.
Nel caso di una nazione retta da una monarchia, gli Ordini Cavallereschi si chiamano Statuali o di Corona, ma in questo caso il Re ne dispone unicamente in qualità di Capo dello Stato non come patrimonio araldico della sua Dinastia.

 

Ordini Equestri Pontifici

Sono gli Ordini Cavallereschi conferiti direttamente dal Pontefice con Lettere Apostoliche.
L’Ordine Pontificio Piano era altresì Ordine Cavalleresco nobiliare attivo o nobilitante, in quanto conferiva la nobiltà ereditaria ai Cavalieri di Gran Croce e la nobiltà personale ai Commendatori.
Gli Ordini Pontifici sono altresì Ordini di merito, in quanto servono a premiare le benemerenze acquisite per servizi resi alla Chiesa ed alle opere cattoliche.
Si dividono infine in Ordini di collazione diretta, cioè conferiti direttamente dal Pontefice, quali l’Ordine Supremo del Cristo, l’Ordine della Milizia Aurata, l’Ordine Piano, l’Ordine di San Gregorio Magno e l’Ordine di San Silvestro Papa e in Ordini di subcollazione o semindipendenti quali l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e l’Ordine di Santa Maria Teutonica (Cavalieri Teutonici), in quanto concessi per delegazione apostolica e quindi posti sotto la protezione della Santa Sede.

 

Ordini Dinastici

Rientrano in tale categoria gli Ordini Cavallereschi che appartengono al patrimonio araldico di una Dinastia Sovrana.
Se la Dinastia è regnante, gli Ordini si chiameranno dinastici statuali, in quanto messi a disposizione dello Stato per conferire onori e per premiare particolari benemerenze.
Se la Dinastia non è più regnante, gli Ordini si chiameranno dinastici non nazionali, in quanto la persona del Capo della Real Casa conserva il jus collationis dei suoi Ordini Cavallereschi. Infatti tali Ordini traggono origine, per la massima parte, da Bolle Apostoliche di Approvazione.

 

Ordini Sovrani

In questa categoria rientra il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cavalieri di Malta O.S.J di derivazione russo-americana e il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, detto di Rodi, detto di Malta (SMOM), entrambi mantengono la natura di ente sovrano, in quanto l’elezione del Gran Maestro avviene per votazione del Sovrano Consiglio.
La posizione giuridica dell’Ordine di San Giovanni contiene due soggetti: la regola religiosa e l’ordine cavalleresco che è unito alla prima.
Il Principe Gran Maestro, Capo della Regole Religiosa e Capo Supremo dell’Ordine Cavalleresco, assieme al Sovrano Consiglio appare come organo portatore di detta sovranità.