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 SAGRAMOSO, Michele Enrico Balì

(Verona 1720 – Napoli 1791), cavaliere di Malta e diplomatico, accreditato presso tutte le corti europee e in contatto con i maggiori scienziati e letterati del suo tempo.

Nel 1739 venne insignito della Croce di Malta e recatosi sull’isola prese servizio sulle galere dell’Ordine per cinque anni circa. Nel 1741 fu a Costantinopoli con l’Ambasciatore di Francia, il marchese di Castellane. Dopo sette mesi trascorsi a Costantinopoli, tornò a Malta, per poi ripartire per Spagna e Portogallo, soggiornando tre mesi a Lisbona.

Nel 1744 il Gran Maestro dell’Ordine lo inviò come ambasciatore in Russia, uno stato che frequenterà numerose volte nella sua vita.

Nel 1745 rientrò in Italia, e cominciò a scrivere le relazioni dei suoi viaggi. Nello stesso anno si arrampicò sul ghiacciaio del Talèfre sul Monte Bianco.

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Dal 1746 fu impegnato in un Grand Tour europeo che lo portò a Monaco e Hannover, seguendo l’itinerario compiuto da suo padre nel 1726. Da Hannover si mosse poi per Amburgo e per la Danimarcam dove visitò Flensburg, Augustenborg, Neoburg, Belt e Copenhagen, dove assistette all’incoronazione del nuovo re Federico V.

Nel 1747 riprese il viaggio verso la Svezia, dove visitò Stoccolma, Uppsala, le miniere di argento in Westmania, Solberg, attraversando Karlskrona, Ostrogozia e Uplandia. Frequentò tra gli altri anche Linneo.

Sagramoso progettò di continuare verso la Lapponia, ma l’esposizione al freddo gli provocò un grave problema agli occhi che lo tormenterà per tutta la vita, e dovette quindi desistere.

Ritornò quindi a Stoccolma dove fu ammesso all’Accademia di Scienze.

Nel 1748, dopo un nuovo soggiorno a Uppsala per visitare la casa di Linneo, partì per la Russia, incaricato di una delicata missione diplomatica. Sagramoso rimase in Russia tra il maggio e il settembre 1748, e visitò San Pietroburgo e Kronstadt.

Per il viaggio di ritorno, l’imperatrice Elisabetta gli mise a disposizione una nave da guerra che lo accompagnò a Kronstadt, da cui proseguì per Lubecca.

In Germania visitò numerose città, in attesa che gli arrivassero lettere dal padre che gli permettessero di proseguire il viaggio per Olanda e Inghilterra. Poiché queste non arrivarono, decise di portarsi a Strasburgo, e di qui in Svizzera dove restò circa un anno.

Nel 1750 poté infine raggiungere l’Olanda e le Fiandre, e da Dunkerque proseguì per l’Inghilterra dove restò un anno e mezzo circa, visitando anche le città universitarie, Oxford e Cambridge, dove divenne intimo del Principe di Galles Federico Luigi di Hannover.

Nel 1751 arrivò a Parigi, ed iniziò un itinerario delle città francsesi.

Il Grand Tour si concluse nel 1753 con il ritorno in Italia.

Dopo qualche tempo a Verona, fu inviato a Vienna per discutere alcune questioni relative all’Ordine di Malta (1754-55).

Successivamente progettò un viaggio nel Levante, ma fu costretto a rinunciare a causa delle mutate condizioni del commercio mediterraneo.

Si trasferì quindi a Venezia, dove soggiornò per molti anni. Nel 1763 intraprese un viaggio per le città italiane, al termine del quale tornò a Verona.

Nel 1769 fu a Malta, dove gli venne affidato l’incarico di rappresentare l’Ordine presso le principali corti europee. Andò pertanto in Francia (a Parigi assistette ad un esperimento sulla combustibilità dei diamanti in compagnia di Lavoisier e Diderot) e da qui continuò per l’Inghilterra (1772).

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Continuò poi il tour delle corti europee andando in Polonia, Austria, Prussia, Russia (1772-73).

Nel 1775, su consiglio di Garampi che lo aveva visto all’opera a Varsavia, fu inviato in Russia per svolgervi una missione per conto della Chiesa. Caterina di Russia non accettò le proposte della chiesa, ma confermò la sua amicizia per Sagramoso, che al termine della missione si rese a Pietroburgo (gennaio 1776) e poi a Varsavia (marzo 1776) e a Berlino.

Tornato in Italia, Sagramoso fu insignito della dignità di Balì dell’Ordine di Malta.

Nel 1777 fu a Vienna e poi a Malta.

Del 1778 si stabilì a Napoli e cominciò un periodo di intensa attività diplomatica in Italia.