Dopo venticinque anni di cavalierato Osj, sento ancora parlare di ordini falsi, ordini veri. E’ disarmante quanta ignoranza circoli su questo argomento. Ignoranza alimentata dai tanti che hanno solo interesse a far soldi in questo ambiente.

E poi, tutti hanno documenti esclusivi, che certificano la genuinità, la verità e davvero tanti beoti ci cascano iniziando battaglie contro mulini a vento.

Poi ricercando su internet, a parte le decine di ordini, ci sono tantissimi articoli di personaggi che forniscono veramente analisi storiche, ma sono tutte a senso unico, gli ordini Osj a parte lo Smom sono tutti Self-Styled, fatti in casa, falsi. Ma perchè lo Smom chi l’ha fatto? Pio VI nel 1803 s’è fatto, con il Gran Priorato d’Italia il suo ordine pontificio (P.O.M.), mentre il vero Ordine è rimasto in Russia sino al 1917.

Già dai primi del ‘900 l’Ordine operava negli Usa, tramite i nobili Russi, che già presagendo il periodo burrascoso che li attendeva in patria, avevano lì emigrato, costituendo il Gran Priorato d’America.

L’Artefice della continuazione dell’Ordine, che viene scordato da tutti chissà perché, è stato il Colonnello Charles Louis Tourot Pichel. Gran Cancelliere dell’Ordine e detentore della Legittimità Storico Dinastica. Egli è stato per oltre 50 anni il custode dell’Ordine ed il promotore del suo passaggio in Europa.

Nel 1936 la sede fu trasferita da Pichel a Shickshinny in Pensilvania, ancora oggi siamo tutti considerati ordini di Shikshinny. La sua carica durò dal 1936 al 1978, quando dovette lasciare per l’età avanzata e per grandi motivi di salute.

C’è da ricordare che data l’età avanzata dal 1964 in poi è stato usato da quelli che sono stati i fautori del ritorno in Europa dell’Ordine, nel bene e nel male.

L’importanza di Pichel è data anche dal suo libro, specialmente la seconda edizione, dal titolo “History of the Sovereign Order of Saint John of Jerusalem – Knights of Malta” 1048-1978. In questo libro troviamo la vera storia sino al 1978, corredata da documenti, ritagli di giornali, epistole e riunioni del sovrano consiglio.

La più importante è la riunione del Sovrano Consiglio del 1 marzo 1977, dove viene sancita la fine dell’unità dell’Ordine con la costituzione del Gran Priorato Americano e del Gran Priorato d’Europa, entrambi indipendenti uno dall’altro e retti da Gran Maestri diversi. Da qui il ritorno dell’Ordine a Malta, di cui tanti si fregiano.

Il ritorno dell’Ordine in Europa è dovuto senz’altro al merito del Principe Don Roberto II Paternò Castello, che però negli anni seguenti, per svariate cause, lo portò a costituire tantissimi ordini Osj in concorrenza tra loro, iniziando il frastagliamento e le ramificazioni che ancora oggi esistono. In questo caos si inseriscono anche tanti personaggi squalificanti, che diedero inizio alla pessima fama di cui godono in generale gli Ordini Osj ancora oggi.

All’ora qual è l’Ordine che si può definire l’erede del beato Gerardo?

La verità è che tolto lo Smom ordine privato del vaticano costituito ex novo nel 1803 e quindi da escludere a priori, tutti gli altri ordini hanno lo stesso “peccato originale”.

Nel bene o nel male derivano tutti dall’Ordine di Shikshinny, che i Gran Maestri, si sono autoproclamati tali per opportunismo personale, derivanti da scissioni, di scissioni di scissioni.

Mi si contesta la ricostruzione fatta nel mio libro del 2019 “Osj Luci e ombre, la vera storia dell’Ordine di malta dal 1960 a oggi”. Ma devo dire che sino a oggi solo Don Basilio Calì è stato eletto con votazione unanime dei cavalieri. Esiste un verbale registrato dal notaio che lo conferma., invece gli altri Gran Maestri da dove arrivano? Chi li ha eletti?

L’antico ordine gerosolomitano, grazie alla bolla papale del 1113 “Piae Postulatio Voluntatis” viene definito Ordine indipendente, dove i suoi governanti vengono eletti dagli appartenenti all’Ordine, come è sempre avvenuto sino all’ultimo vero Gran Maestro Paolo I di Russia.

Quindi l’Ordine Osj appartiene agli ordini magistrali, dove l’unico capo è il Gran Maestro eletto dai Cavalieri (o loro rappresentanti). Come consolidato nei secoli, una volta eletto il Gran Maestro ha tutte le prerogative di un Principe, compresa la Fons Honorum per fare investiture e cavalieri, eliminiamo pertanto tutti gli ordini che sono soggetti a Principi o Re esterni per avere la fons honorum. Questi al limite sono ordini dinastici.

Concludo citando che da Caino e Abele, i fratelli si sono sempre combatti. Quindi a mio parere siamo tutti Cavalieri di Malta se il nostro cuore è puro e segue le regole del Vangelo, coniando un nuovo motto: Per la Gloria di Dio e non per le nostre tasche.

Vostro in San Giovanni.

Ivanoe Giorgio Colombo

Balì di Gran Croce Osj.